Via Savona

Milano

Il recupero di un’area produttiva dismessa

Siamo davanti a un recupero in un’area produttiva dismessa, che si trova in Via Savona, una posizione strategica di Milano interessata da un fenomeno di riconversione.

La ridefinizione di questi spazi nel ruolo della città rappresenta nel contempo una necessità ed una risorsa, come anche una occasione straordinaria per dare una seconda vita alle aree del patrimonio industriale dismesso, ospitando funzioni diverse a quelle per le quali sono stati originariamente concepiti.

esterno via savona 93 di Alessandra Ferrari

Dall’altra parte rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo di una architettura maggiormente sostenibile. Lavorare sulle aree dismesse significa confrontarsi con la memoria dei luoghi e con l’immagine di questi che si è sedimentata nell’immaginario collettivo.

Una prima operazione che si rende necessaria e la verifica del valore storico-identitario e della soglia di memoria da mantenere nel tentativo di evitare che le strategie di intervento su questi cortili entrino in conflitto con la loro storia.

Il complesso esistente è costituito in un’unico corpo di fabbrica che però per caratteristiche architettonica può essere individuato in due elementi ben definiti.

render esterno via savona 93 di Alessandra Ferrari

Uno quello che si trova subito a destra entrando dall’accesso da via Savona è caratterizzato da elementi architettonici tipici dell’ architettura industriale del ‘900 i cui elementi sono stati presi come spunto progettuale riproponendoli in un linguaggio contemporaneo per la riorganizzazione del corpo di fabbrica di sinistra che non presentava allo stato di fatto alcun pregio architettonico di rilevanza ma si costituiva come una sorta di elementi aggiunti nel tempo allo scopo di servizio alla attività produttiva.

ingresso via savona 93 di Alessandra Ferrari

Tale edificio è stato scandito mediante l’inserimento di quinte murarie in mattoni a vista che non solo ripropongono la verticalità del lotto, ma costituiscono per il materiale usato un unico richiamo alla storia architettonica della zona, e scansionano la visione dall’ingresso dal cortile in una successione e alternanza degli spazi.

L’uso dei mattoni permette di dare una lettura unificata e omogenea dell’intervento così come la realizzazione di un canale di gronda in lamiera pre-verniciata color grigio antracite unifica orizzontalmente i due corpi di fabbrica.

ingresso via savona 93 di Alessandra Ferrari

Particolare importanza è stata data alla scelta di tutti i materiali e finiture anche nelle loro tonalità.
La tipologia e il colore dei serramenti è stata mantenuta adattandola alle normative nel rispetto alla sostenibilità, considerando l’alluminio un materiale idoneo per edifici energeticamente efficienti.

render interno via savona 93 di Alessandra Ferrari

Anche nella pavimentazione del cortile c’è il richiamo industriale, sia nella scelta del colore come del materiale: cemento grigio interrotto da aree verdi dove abbiamo scelto dei arbusti tipo “Festuca”, bassi per evitare ombre ed ostacoli visivi.